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storiella

Tempo fa un marmista di mia conoscenza mi mostrò il suo ultimo acquisto: una fresa a controllo numerico in grado di tagliare una lastra di pietra o di marmo, di spessori anche consistenti, a disegno.
Andavo spesso a trovare quel marmista, ed anche altri, perché usavo marmi e pietre per "arredare" il mio giardino; non mi piaceva, e non mi piace, fare il disegno di ciò che voglio fare e chiedere il pezzo finito, mi é sempre piaciuto di più utilizzare pezzi di scarto da combinare, adattare e assemblare nel modo che loro stessi, i pezzi, suggeriscono fino ad avvicinarmi alla realizzazione del mio desiderio.
E il marmista aveva ed ha un cortile pieno di centinaia di triangoli e rettangoli di pietra di vari spessori: tutti scarti che deve buttare attraverso le necessarie procedure di smaltimento.
Così pensai che la fresa a controllo numerico e gli scarti (mia materia prima per eccellenza) potevano dare un risultato utile, bello ed inatteso: un pavimento puzzle!
Feci dei disegni e glieli proposi.



L'idea é quella di ritagliare gli scarti sia di pietra che di marmo, di qualunque tipo e colore con l'unica limitazione dello spessore che, ovviamente, deve essere sempre lo stesso.



Il fine é quello di produrre un campionario di pezzi, con forme della stessa famiglia, di materiali e colori di tutti i tipi.



Il pavimento é il risultato della fantasia del posatore e degli accostamenti che egli decide; può essere coloratissimo oppure composto da tenui sfumature.

Mi sembrò che l'idea gli piacesse ma poi, preso dal lavoro e dai suoi impegni, non ha mai avuto il tempo di svilupparla tranne che in una occasione, in cui ha messo insieme una accozzaglia che a me non piaceva. Non ci ha messo testa ed entusiasmo o probabilmente sono stato io a fraintendere l'apprezzamento; così ho lasciato perdere.

Ieri ho pensato di mettere questi disegni tra le mie idee e di farme un paio tridimensionali.
E mi é anche venuto in mente di cercare cose simili; così ho trovato QUESTO SITO che ripropone quello, purtroppo andato perso, di Livio Zucca; ci sono molti schemi di composizioni con figure geometriche più o meno elementari e mi sto chiedendo come mai il mondo occidentale moderno della ceramica, almeno per quello che son riuscito a vedere io, non si sia mai appassionato a queste soluzioni.

Se qualcuno avesse notizia o conoscenza di pavimenti o rivestimenti realizzati in questo modo, sarei contento che me lo comunicasse.

Con questo design si potrebbero realizzare sia pavimenti che rivestimenti, si potrebbero utilizzare lastre di pietra o marmo ma anche produrre piastrelle in ceramica, coglomerati cementizi, materiali vetrosi e resine di vario tipo.

Naturalmente non c'entrano i tappetini di PVC o altre plastiche in cui gli incastri hanno la funzione di assemblare il tappeto e non di fornire un aspetto estetico.

Suggerimenti? qui > luigi.perrella@gmail.com















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